Accogliere le persone, con la propria storia, qualunque essa sia.
Abbiamo sempre creduto che ciò sia possibile e oggi ce ne dà riscontro un giovane studente che si è unito, per qualche giorno al gruppo di lavoro Caresà per riflettere sulle sue azioni, sul percorso che sta realizzando e sul futuro che vuole.
Ci ha salutato dicendoci che lo ha sorpreso l’essere stato accolto nel gruppo senza che nessuno gli rivolgesse sguardi interrogatori o giudicanti.
Ore in cui ha rivalutato il lavoro nei campi come occasione per fare qualcosa di buono per la società e per pensare a un futuro in cui la terra e i suoi frutti possano dare nuova spinta all’economia.
«La nostra storia - spiega Sara, presidente della coop sociale agricola Caresà - è quella di una realtà inclusiva e accogliente nel territorio del piovese. Pensiamo che il lavoro possa essere strumento per ridare autostima alle persone che vivono momenti di difficoltà. Per questo ci fa piacere se chi si avvicina alla nostra realtà avverta questa sensazione di accoglienza senza se e senza ma».