Può esserci un “nuovo Welfare” che sappia promuovere la comunità e la sostenibilità ambientale. Questo è quanto è emerso dagli interventi degli ospiti della Giornata mondiale del Servizio sociale organizzata martedì 21 marzo a Padova nell’Aula Magna del Bo dall’Ordine degli Assistenti sociali del Veneto.
Anche noi di Caresà siamo stati invitati a raccontare la nostra esperienza di cooperativa sociale agricola. Per noi c’è stata Sara che in qualità di socia fondatrice e assistente sociale ha raccontato il nostro progetto che accoglie persone in età adulta in condizione di fragilità sociale per reinserirle nel tessuto sociale attraverso il lavoro in agricoltura biologica.
E’ stata una bella esperienza di confronto e ascolto. E’ stata, anche, l’occasione per conoscere Andrea Calori di Està (associazione economia e sostenibilità) e ascoltare esempi di filiera corta realizzati in tutto il mondo che dimostrano che è possibile coltivare la città. Calori ha presentato il progetto “Food Policy”: uno strumento di supporto al governo della città, costruito attraverso la mobilitazione, il dialogo e il contributo attivo di un’ampia serie di attori sociali, economici e istituzionali per qualificare e rendere più sostenibile la città di Milano partendo dai temi legati al cibo.
Anche la stampa ha raccontato la giornata e in alcuni articoli siamo stati citati come “una testimonianza positiva” di lavoro con le persone e il cibo nel territorio padovano. Siamo felici di essere stati riconosciuti come tali ma cogliamo l’occasione per sottolineare alcuni aspetti che Sara ha raccontato in conferenza e che sono imprescindibili della nostra attività.
Noi:
- abbiamo sempre scelto di essere un contesto di promozione sociale attraverso il lavoro e non attraverso l’assistenza;
- non abbiamo mai smesso di sognare in grande pur procedendo per piccoli passi meditati e misurati;
- siamo consapevoli che la fragilità sociale, relazionale e lavorativa degli adulti rischia talvolta di rimanere "invisibile" o senza strumenti di intervento e aiuto. Per questo uno dei nostri impegni è provare sempre a dar voce a chi non ne ha per trovare soluzioni condivise e possibili.
Questi contenuti due anni fa li abbiamo riassunti nel nostro manifesto che potete leggere qui