"A forza di aspettare che qualcun'altro agisca si è lasciato il campo libero, in tutti i sensi, a coloro ai quali importa solo fare show"
Così il comunicato congiunto AIAB, Legambiente, Greenpeace, ISDE e WWF.
"È vero che il quadro normativo è a dir poco intricato ma a forza di aspettare che altri disbroglino la matassa il tempo passa, i semi germinano, le piante crescono, i pollini si disperdono… e le potenzialità di un modello agricolo di qualità si dissolvono.
Il tutto procede in parallelo con un processo di perdita di fiducia nelle istituzioni, che in questa occasione sono accorse ad eventuale protezione dei pochi arroganti ma hanno calpestato la volontà della stragrande maggioranza di consumatori, cittadini e contadini friulani che gli OGM non li vogliono."
Per AIAB, Legambiente, Greenpeace, ISDE e WWF è adesso che i i palazzi devono percepire l'urgenza ed intervenire per non "arrenderci tutti all'ignavia ed organizzarci in proprio per evitare di dilapidare la biodiversità e l'eccellenza di un sistema agricolo che, sia il Governo nazionale che quello regionale, ci avevano promesso sarebbe diventato modello di sviluppo"
Semine OGM: AIAB, Legambiente, Greenpeace, ISDE e WWF commentano
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