Parte il progetto pilota del Comune di Trieste “Urbi et Horti”. Una nuova politica per gli orti sociali urbani nelle linee programmatiche dell’Amministrazione comunale per far diventare Trieste una ‘città di qualità ambientale’, che vuole affrontare in modo innovativo anche questioni generali quali la qualità dell’aria, la tutela del paesaggio e la dotazione di aree verdi, i limiti al consumo del suolo, la promozione del trasporto pubblico. Un progetto promosso dall’Associazione Bioest assieme a Italia Nostra FVG, Associazione AIAB (Associazione Italiana Agricoltura Biologica, Rete di associazioni RES-rete di economia solidale FVG, Gogas La Tartaruga Staranzano, Zuf Trieste, Benkadi Staranzano, AIAS Trieste, Comitato Pace, Convivenza e Solidarietà Danilo Dolci, ANGLAT FVG, Italia Nostra sezione di Gorizia, con il sostegno del Comune di Trieste.
Inizialmente le associazioni e l’Amministrazione individueranno le aree verdi urbane e periurbane da destinare alle attività ortive che saranno messe a disposizione di chi le coltiva pur restando di proprietà dell’Ente.
Si procederà quindi con la pubblicazione di un bando pubblico e la raccolta delle richieste.
Nell’ultima fase del progetto saranno valutati i risultati raggiunti con una relazione finale in prospettiva di creare una struttura di servizio stabile per il territorio.
Parte il progetto pilota “Urbi et Horti”
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